
La scelta della struttura organizzativa è uno dei primi passi da affrontare se hai un progetto destinato a cambiare la vita delle persone, ed è cruciale per definire il modo in cui opererai, gestirai risorse e ti rapporterai con la legge. Nel Regno Unito esistono diverse opzioni tra cui scegliere, ognuna adatta a esigenze specifiche.
Charitable Trust: un opzione classica
Il Charitable Trust è una delle strutture più semplici, ma anche più solide, ideale per chi desidera concentrare l’attività della propria charity sulla gestione e distribuzione di risorse, come fondi o proprietà. In questo modello, i trustee hanno il compito di amministrare il patrimonio e assicurarsi che venga utilizzato esclusivamente per gli scopi caritatevoli definiti al momento della creazione del trust. Non ci sono membri né un organico diretto: tutto ruota attorno alla gestione dei trustee. Questa struttura è particolarmente adatta a progetti di lungo termine, dove l’attenzione è focalizzata più sulla gestione patrimoniale che sulle operazioni quotidiane.
Associazione Non Incorporata: un opzione pratica e semplice
Se la tua charity è agli inizi o si tratta di un progetto su scala ridotta, un’associazione non incorporata potrebbe essere la scelta perfetta. Questo modello è rapido ed economico da avviare, perfetto per gruppi di volontari o per iniziative locali. Tuttavia, è importante sapere che questa struttura non separa l’organizzazione dai suoi membri: sia i trustee che gli associati sono direttamente responsabili delle eventuali obbligazioni dell’ente. È una scelta pragmatica per chi cerca semplicità, ma potrebbe risultare limitante per progetti che richiedono responsabilità limitata o attività finanziarie più complesse.
Charitable Incorporated Organisations : un giusto equilibrio
Le Charitable Incorporated Organisations (CIO) sono un’opzione moderna che combina flessibilità operativa e protezione legale. Essendo entità legali a sé stanti, le CIO possono possedere beni, stipulare contratti e, soprattutto, garantiscono che i trustee non siano personalmente responsabili per i debiti dell’organizzazione. Questa struttura è ideale per chi ha un progetto di medie o grandi dimensioni, con necessità di una gestione più strutturata. Sebbene richieda una registrazione formale presso la Charity Commission, offre vantaggi significativi in termini di semplicità amministrativa rispetto ad altre strutture più complesse.
Società Caritatevoli: un opzione per “Big Players”
Se hai in mente di gestire un’organizzazione di grandi dimensioni o che opera in settori complessi, come l’educazione o la sanità, allora una società caritatevole potrebbe essere la scelta giusta. Questa struttura combina i vantaggi di una società a responsabilità limitata con quelli di una charity, garantendo un buon equilibrio tra protezione legale e solidità amministrativa. Tuttavia, richiede il rispetto di normative sia commerciali che caritatevoli, con la doppia registrazione presso la Companies House e la Charity Commission. È una soluzione che si presta bene a progetti ambiziosi, ma richiede un impegno amministrativo significativo.
Community Interest Companies : un compromesso tra business e sociale
Le Community Interest Companies (CIC) rappresentano una valida alternativa per chi vuole fare impresa con uno scopo sociale. Sebbene non siano vere e proprie charity, le CIC operano a metà strada tra il mondo del business e quello delle organizzazioni non profit. Qui, i profitti vengono reinvestiti per il bene comune, ma non godono degli stessi vantaggi fiscali delle charity tradizionali. Questo modello è perfetto per chi vuole unire impatto sociale e attività commerciale, ad esempio attraverso la vendita di prodotti o servizi.
Cosa considerare per fare la scelta giusta
La scelta della struttura migliore dipende da molti fattori, come la natura del tuo progetto, le sue dimensioni e il livello di complessità che sei disposto a gestire. Prima di tutto, è importante chiarire il tuo obiettivo: vuoi semplicemente raccogliere e distribuire fondi? Oppure hai in mente un progetto più articolato, con personale, beni e contratti da gestire?
Inoltre, valuta il livello di responsabilità personale che sei disposto ad assumerti. Le strutture più semplici, come le associazioni non incorporate, possono sembrare attraenti per via dei costi bassi e della rapidità di avvio, ma comportano un rischio maggiore per i trustee e i membri. Al contrario, modelli come le CIO o le società caritatevoli offrono maggiore protezione, ma richiedono una gestione più strutturata.



I PASSI PER CREARE UNA CHARITY
Una volta scelta la struttura più adatta, il processo di creazione della tua charity segue alcune fasi fondamentali. Devi definire chiaramente il tuo scopo caritatevole, assicurandoti che rientri in uno dei 13 obiettivi riconosciuti dalla Charity Commission. Successivamente, è necessario scegliere un nome adeguato, redigere un documento di governance e nominare i trustee, che avranno il compito di supervisionare le attività dell’organizzazione. Infine, se il reddito previsto supera le £5.000 annue, dovrai registrarti presso la Charity Commission.
Creare una charity è un percorso che richiede dedizione e pianificazione, ma può portare enormi soddisfazioni personali e sociali. Se hai bisogno di orientarti o di una consulenza per realizzare il tuo progetto contattaci